Milan in vendita, forse lo compra Gheddafi

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el galactico
icon13  view post Posted on 4/9/2009, 10:41




Milan in vendita, la tentazione di Berlusconi: piano con Gheddafi

Il Cavaliere cede al pressing dei figli per vendere la società. Dossier sul club anche nell'incontro con i libici.


Milan, la tentazione di Berlusconi: un piano con Gheddafi per lasciare.
Silvio Berlusconi ha resistito fino all'ultimo. Ha cercato di trattenersi dinanzi ai "numeri" del bilancio e al pressing della "famiglia". Ma alla fine ha accettato di imboccare la strada indicata da tempo dai suoi due figli maggiori, Marina e Piersilvio. Di preparare un "piano" per uscire dal calcio. La svolta è maturata questa estate. Il mercato in difficoltà, i risultati sportivi non più in linea con quelli del passato, i litigi domestici sull'eredità. E soprattutto gli effetti del campionato sui sondaggi di popolarità e sulle elezioni. "La vicenda Kakà - ha ricordato lo stesso presidente del Consiglio - mi ha fatto perdere almeno 2 punti nell'ultima tornata europea". Tutti fattori che lo hanno convinto ad accettare il "sacrificio". Al punto di avviare personalmente le prime trattative per la cessione.

Un percorso che sicuramente non sarà breve. L'Ac Milan costa tanto. Secondo le prime valutazioni, il valore si attesta tra i 600 e gli 800 milioni di euro. Non sarà quindi facile individuare un acquirente. Tant'è che la "grana" se l'è assunta direttamente Berlusconi effettuando qualche sondaggio. Domenica scorsa, il giorno dopo la sonora sconfitta subita nel derby, il capo del governo è volato a Tripoli per incontrare il leader libico Gheddafi. Un vertice istituzionale, certo. Nel corso del quale, però, il capitolo "affari" è stato preponderante. Il business petrolifero, quello infrastrutturale, quello delle tlc sono ormai da tempo al centro dei contatti tra Italia e Libia. Il Cavaliere ha inserito anche il dossier Milan provando a saggiare la disponibilità di uno dei fondi sovrani libici: il Central Bank of Lybia, il Lybian Investiment Authority o il Lybian Foreign Bank. Da tempo, del resto, questi soggetti sono attratti dal nostro calcio.

In passato è accaduto con la Juve, di recente hanno chiesto informazioni sulla Roma. E adesso Berlusconi li ha consultati sulla sua squadra. Per non turbare gli assetti societari e familiari, il capo del governo immagina una vendita "a tappe", senza strappi improvvisi. Con un primo ingresso in quota minoritaria. In ogni caso l'iter non deve condizionare le prossime scadenze politiche. Dei contatti libici ancora non si conoscono gli esiti, dimostrano però la ricerca di una nuova frontiera per il Diavolo.

La questione, dunque, è ufficialmente sul tavolo di Berlusconi. Anche perché il "mondo-Milan" non rappresenta più solo un "giocattolo sportivo". Sempre più interseca gli interessi politici e soprattutto quelli imprenditoriali e "familiari" del gruppo Fininvest-Mediaset.

Argomenti che il premier ha sollevato pure nella cena piuttosto mesta con Adriano Galliani organizzata in un noto ristorante di Milano dopo la partita di sabato scorso. E lo stesso amministratore delegato del Milan da tempo ha messo nel conto la "necessità" di vendere. In diverse occasioni, infatti, - in colloqui informali con esponenti del mondo politico e imprenditoriale - proprio Galliani si è sbilanciato sulle prospettive della sua società sportiva: "Il Milan - è stato il ragionamento esposto nelle ultime settimane - lo teniamo solo se resta competitivo a livello europeo. Ma per questo bisogna investire tanto. Il punto, però, è che ormai non so se sia possibile colmare in tempi brevi il gap con squadre come Manchester United, Real Madrid o Barcellona". Il Cavaliere si è sempre appoggiato sull'immensa turbina milanista che macinava consenso e alimentava un'immagine vincente. Con le sconfitte, però, l'effetto diventa opposto. E secondo l'inquilino di Palazzo Grazioli, le prime conseguenze si sono avvertite a giugno scorso. Alle Europee e nei sondaggi di popolarità.

Non solo. Lo stesso "numero due" milanista si è dovuto scontrare con la fermezza dei primogeniti del Cavaliere, Marina e Piersilvio. Poco interessati al calcio e soprattutto non più disponibili a ripianare i passivi del Milan. "Abbiamo dato già troppo", è il loro leit motiv riferito pure alle consistenti esposizioni bancarie. Tant'è che negli ultimi anni, alcune scelte di mercato sono state dettate proprio da "ragioni" di bilancio. Gli acquisti di calciatori come Ronaldo, Ronaldinho, Beckham rispondevano più alle logiche del merchandising che a quelle del calcio. Incrementare il valore del brand rossonero per ravvivare le casse di Milanello ed evitare esborsi eccessivi da parte di Fininvest. Seguendo un po' il modello spagnolo dei "Galacticos" di qualche anno fa. Con una differenza: il Real Madrid può contare sullo stadio di proprietà.

Appunto lo stadio. A Via Turati fino a qualche mese stavano lavorando per il nuovo impianto. Prevedendo una spesa di oltre 300 milioni di euro. Un investimento considerato prioritario e per il quale erano già state attivate le reti di finanziamento. Ma da questa estate l'intera procedura è stata bloccata. Su preciso input dello stesso Galliani. Il quale ha fatto sapere - persino agli uomini del comune incaricati di seguire la pratica - che per il momento ogni passo può essere sospeso. Un'indicazione coerente solo con la scelta di "vendere". "Per fare certe cose - si è lamentato con molti - dovremmo essere in Premier League". Eppure, in Italia altre squadre sono impegnate nello stadio di proprietà: la Juventus in primo luogo, ma anche team meno blasonati come Parma e Como.

La vera spinta ad accettare l'idea della cessione, però, è venuta dalla famiglia. La "fermezza" della prole berlusconiana risponde non solo all'esigenza di razionalizzare il core business del gruppo. Ma anche al desiderio di fare chiarezza sull'eredità dell'"impero". Visto che oltre a Marina e Piersilvio, pure Luigi, Barbara e Eleonora non hanno mai manifestato una particolare predisposizione per i rossoneri. Nessuno, insomma, sembra poi tanto interessato alle gesta di Pato, Gattuso e Pirlo.

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io spero vivamente che se Berlusconi cederà il Milan non lo darà a Gheddafi. Ammetto che mi sta alquanto sulle scatole, ma non mi sembra una figura raccomandabile e che possa dare lustro alla squadra rossonera.
Meglio gli arabi di Dubai che quantomeno non hanno mai minacciato l'Italia o anche solo di voler cancellare la Svizzera dalle carte geografiche.

Spero vivamente che non accada questo...
 
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Xela_3
view post Posted on 4/9/2009, 10:46




tutte palle.....al massimo cederà il 49%­
 
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el galactico
view post Posted on 4/9/2009, 10:49




ma l'importante è che non lo ceda a gheddafi
 
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Xela_3
view post Posted on 4/9/2009, 10:50




no no non credo............secondo me se cede qualche quota lo farà al petroliere Taci (erano a cena dopo il derby) cosi porta denaro da investire sul mercato e qualche quota agli arabi...quelli di dubai.....che porterebbero altro denaro e nuovo sponsor (FlyEmirates al posto di Bwin con 20 milioni annuali al posto di 10......)
 
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el galactico
view post Posted on 4/9/2009, 11:24




quella del petroliere albanese è molto fattibile.
anche la questione fly emirates con lo sponsor nuovo.
 
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Lux85
view post Posted on 4/9/2009, 13:01




Comunque c'è da dire una cosa e per me vale tutto.. i libici o chicchessia porteranno soldi ma non avranno mai l'affetto che ha dato Berlusconi al Milan

Ok i soldi e ben vengano gli azionisti, ma che non si venda la società.. sarebbe l'errore più grave di una qualsiasi campagna acquisti andata male
SE proprio deve cederla, che la prenda un imprenditore italiano o uno dei figli

Non serve spendere 300/400 milioni come il Real per vincere una champions (2007 insegna).. se è questo che i tifosi vogliono allora il calcio ha perso il suo valore (già con l'addio di Baggio per me il calcio era diventato una merda)
 
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el galactico
view post Posted on 4/9/2009, 13:04




ti quoto in tutto lux!!

rischiamo di finire come il calcio inglese, dove sono solo investitori esteri e a nessun presidente gliene frega qualcosa della squadra. La vedono come un giocattolo per togliersi lo sfizio.

In più così ci metteranno anche le mani in pasto la malavita (ammesso che non lo abbia già fatto).

Sicuramente Berlusconi, anche in caso di vendita, rimarrà il presidente onorario (come Di Stefano al Real e Facchetti all'Inter).
 
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Xela_3
view post Posted on 4/9/2009, 13:56




Se berlusconi vende quote come minimo si tiene il 51% cioè la maggioranza.....non è scemo..ance se può sembrare
 
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Xela_3
view post Posted on 4/9/2009, 14:53




"Sugli articoli riguardanti un'eventuale cessione di quote del Milan rispondera' la Fininvest. Le dichiarazioni a me attribuite sono false". Lo afferma Galliani. 'La Repubblica' ha scritto che Berlusconi avrebbe provato a saggiare la disponibilita' di uno dei fondi sovrani libici a entrare nella societa', e Galliani avrebbe sospeso la procedura per la realizzazione di un nuovo impianto. L'a.d. smentisce inoltre che il club abbia regalato 5.000 biglietti ai tifosi della Sud in occasione del derby.(
 
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Lux85
view post Posted on 4/9/2009, 16:44




CITAZIONE (el galactico @ 4/9/2009, 14:04)
ti quoto in tutto lux!!

rischiamo di finire come il calcio inglese, dove sono solo investitori esteri e a nessun presidente gliene frega qualcosa della squadra. La vedono come un giocattolo per togliersi lo sfizio.

In più così ci metteranno anche le mani in pasto la malavita (ammesso che non lo abbia già fatto).

Sicuramente Berlusconi, anche in caso di vendita, rimarrà il presidente onorario (come Di Stefano al Real e Facchetti all'Inter).

vero, è quello che temo..

ah gala non sapevo che ratzinger leggesse riviste di così alta e profonda cul-tura image
 
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9 replies since 4/9/2009, 10:41   108 views
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